Premio Nobel per i ‘fisici dell’attosecondo’ Agostini, L’Huillier e Krausz
2 min readIl Premio Nobel per la Fisica di quest’anno premia gli esperimenti con la luce che catturano “il più breve dei momenti” e aprono una finestra sul mondo degli elettroni.
Il premio va a Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier.
Il loro lavoro ha dimostrato un modo per creare impulsi di luce estremamente brevi che possono essere utilizzati per catturare e studiare processi rapidi all’interno degli atomi.
I vincitori condivideranno un premio in denaro di 11 milioni di corone svedesi (£ 824.000).
L’Accademia reale svedese delle scienze ha affermato che gli esperimenti dei tre vincitori hanno prodotto “impulsi di luce così brevi da essere misurati in attosecondi”.
Un attosecondo è un quintilionesimo di secondo: sta a un secondo come un secondo sta all’età dell’Universo.
Questo lavoro ha dimostrato che questi impulsi quasi inimmaginabilmente brevi – come un otturatore ad altissima velocità – potrebbero essere utilizzati per studiare come si comportano gli elettroni.
Gli elettroni sono particelle all’interno degli atomi e si muovono incredibilmente velocemente: in miliardesimi di secondo. Prima delle scoperte dei vincitori, apparivano effettivamente come sfocature sotto i microscopi più avanzati: il loro movimento e comportamento erano troppo rapidi per essere seguiti.
Eva Olsson, presidente del Comitato per il Nobel per la fisica, ha dichiarato: “Ora possiamo aprire la porta al mondo degli elettroni. La fisica degli attosecondi ci dà l’opportunità di comprendere i meccanismi governati dagli elettroni”.
La “fisica dell’attosecondo” sta mettendo a fuoco importanti processi all’interno degli atomi e delle molecole. È probabile che lo sviluppo porti a microscopi elettronici ancora più accurati, a dispositivi elettronici molto più veloci e a nuovi test in grado di diagnosticare le malattie in una fase molto più precoce.
‘È incredibile’
La professoressa L’Huillier, che vive all’Università di Lund in Svezia, è solo la quinta donna a vincere un Nobel per la fisica. Con una linea interrotta brevemente – e con un tono un po’ confuso – si è rivolta alla conferenza stampa presso l’Accademia reale svedese.
“È incredibile”, ha detto. “Non sono così tante le donne che ricevono questo premio, quindi è molto, molto speciale”, ha detto.
Ha spiegato che il Comitato per il Nobel l’ha chiamata tre volte prima che lei rispondesse al telefono. “Stavo insegnando”, ha detto, scherzando sul fatto che l’ultima mezz’ora della sua lezione, dopo averlo scoperto, è stata “piuttosto difficile”.
Il professor Pierre Agostini lavora presso la Ohio State University negli Stati Uniti, il professor Ferenc Kraus lavora presso l’Istituto Max Planck di ottica quantistica in Germania.
Il Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina, annunciato lunedì, è stato assegnato a una coppia di scienziati che hanno sviluppato la tecnologia che ha portato ai vaccini Covid a mRNA.
I professori Katalin Kariko e Drew Weissman hanno condiviso il premio.