Abbas Chiede a Italia Riconoscimento Stato Palestina: Appello a Roma

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Palestinian leader Abbas appeals to Italy for state recognition

Credit: en.yenisafak

Il presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, ha lanciato un appello diretto all’Italia per il riconoscimento formale dello Stato di Palestina. Durante il congresso annuale di Fratelli d’Italia a Roma il 12 dicembre 2025, Abbas ha delineato una visione di uno Stato indipendente sui confini del 1967 con Gerusalemme Est capitale, definendolo essenziale per “sicurezza e stabilità durature”. L’Italia, che non ha ancora aderito ai 160 Paesi ONU che riconoscono Palestina, si trova ora al centro di un dibattito diplomatico cruciale, in un contesto segnato dalla guerra a Gaza con oltre 70.000 vittime palestinesi.

Dettagli dell’Appello di Abbas

Abbas ha incontrato leader di associazioni italiane e comunità palestinesi e islamiche, ribadendo la necessità di un riconoscimento immediato. Ha descritto lo Stato palestinese come “non un peso per la sicurezza, ma una fonte di stabilità regionale e partner responsabile per la pace”. L’appello arriva dopo i riconoscimenti di settembre 2025, che hanno portato a 160 Stati su 193 membri ONU.

Il leader palestinese ha enfatizzato elezioni parlamentari e presidenziali entro un anno dalla fine della guerra, promuovendo un paese “moderno e democratico” fondato su pluralismo, uguaglianza e rifiuto della violenza. Ha ringraziato l’Italia per gli aiuti umanitari e il supporto istituzionale, esortando a “mobilizzare il sostegno internazionale” e a diffondere una “narrazione accurata” della causa palestinese.

Visione per la Soluzione a Due Stati

Abbas ha sostenuto che i Paesi che riconoscono Palestina agiscono come “investimento positivo nel futuro della pace”. Ha auspicato che l’Italia segua questa strada, vedendo nel riconoscimento un passo verso la giustizia storica e la fine dell’instabilità regionale causata dall’assenza di uno Stato sovrano palestinese.

Posizione Italiana e Contesto Governativo

Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ha accolto Abbas calorosamente al congresso di Fratelli d’Italia. Tuttavia, a luglio 2025 Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani avevano dichiarato l’Italia “non pronta” al riconoscimento, considerandolo controproducente. A settembre, Meloni ha condizionato il passo al rilascio di ostaggi israeliani e all’esclusione di Hamas dal governo palestinese.

Non sono emerse reazioni ufficiali immediate all’appello di Abbas. Media internazionali come Anadolu Agency, TRT World e Middle East Monitor hanno amplificato il messaggio, mentre post su social da TRT e Yeni Safak sottolineano il sostegno alla soluzione a due Stati. Questo episodio rafforza la pressione diplomatica su Roma per un cambio di rotta.

Statistiche e Fatti Chiave sul Riconoscimento

La Palestina gode di ampio riconoscimento globale, ma l’Italia resta tra i dubbiosi in Europa. Ecco i dati principali:

Questi numeri evidenziano la disparità: mentre molti Paesi arabi e africani hanno riconosciuto Palestina, potenze UE come Italia esitano per equilibri geopolitici.

Reazioni Internazionali e Copertura Mediatica

L’appello ha generato eco su piattaforme globali. Yeni Safak e TRT World lo presentano come mossa per rafforzare la diplomazia palestinese verso l’UE. Middle East Monitor sottolinea l’urgenza in vista della crisi umanitaria a Gaza. Social media, inclusi post Facebook, hanno diffuso estratti del discorso, focalizzandosi su pace e stabilità.

Osservatori notano che l’incontro con Fratelli d’Italia, partito di governo, rappresenta un canale diretto. Abbas ha usato l’occasione per ringraziare l’Italia per il ruolo in aiuti e istituzioni, ma ha insistito sull'”ingiustizia storica” dell’occupazione. Nessuna replica da Hamas o Israele è emersa finora, ma il timing post-guerra amplifica l’impatto.

Implicazioni per Italia e Pace Mediorientale

L’appello di Abbas testa la politica estera italiana in un momento di tensioni globali. Riconoscere Palestina potrebbe allineare Roma con Spagna, Irlanda e Norvegia (che lo fecero nel 2024), ma rischia frizioni con Israele e USA. Meloni, accogliendo Abbas, bilancia umanesimo e pragmatismo.

Per i palestinesi, il riconoscimento italiano sarebbe un “investimento nella pace”, aprendo vie a negoziati. L’Italia, storicamente neutrale, potrebbe influenzare l’UE verso una posizione unificata. Intanto, Abbas spinge per una narrazione di resilienza, rifiutando violenza e puntando a uno Stato pluralista.

Questo sviluppo segna un capitolo nella lotta diplomatica per Palestina. Con 160 riconoscimenti già in tasca, l’appello a Italia potrebbe catalizzare ulteriori adesioni, promuovendo stabilità in un’area martoriata da conflitti decennali.

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