AIOM 2025: Costruire una Comunità Oncologica Inclusiva per LGBTQIA+

3 min read
AIOM 2025 Building an LGBTQIA+ Friendly Oncology Community

Credit: medscape

Un Passo Fondamentale per l’Oncologia Inclusiva

Il 27º Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), tenutosi a Roma dall’7 al 9 novembre 2025, ha messo in luce l’importanza di costruire una comunità oncologica accogliente e inclusiva per persone LGBTQIA+. L’evento ha presentato dati significativi da uno studio rivolto agli oncologi italiani, evidenziando lacune nella conoscenza, episodi di discriminazione e la necessità di formazione mirata e politiche di inclusione più forti.

La Ricerca IN.C.L.U.D.E. e i Dati Chiave

Dettagli del Campione e Principali Risultati

Lo studio IN.C.L.U.D.E., promosso da AIOM, ha coinvolto 233 oncologi su 1470 invitati, con un tasso di risposta del 15,8%. Tra questi, il 57% si identificava come eterosessuale, mentre una quota significativa, il 25%, si è dichiarata LGBTQIA+. Il dato anagrafico mostrava un’età mediana di 33 anni, con oltre l’80% dei partecipanti sotto i 35 anni, segnando un panorama giovane e dinamico in oncologia.

Dimensioni della Discriminazione e Percezione

Sebbene il 54% degli oncologi non avesse mai assistito a discriminazioni in ambito lavorativo, il 37% dei partecipanti LGBTQIA+ ha riferito episodi discriminatori, un dato molto più alto rispetto al 21% degli eterosessuali. Inoltre, uno spazio di incertezza riguardava il 20% degli oncologi eterosessuali, i quali non erano certi di aver mai osservato discriminazioni, probabilmente per una minor consapevolezza del tema.

Competenze e Conoscenze su Identità e Orientamento

Nonostante una buona familiarità con concetti come identità di genere e omofobia, meno della metà degli intervistati ha saputo identificare correttamente tutte le lettere della sigla LGBTQIA+, sottolineando un significativo gap formativo che AIOM intende colmare.

Reazioni Officiali e Impegni Futuri

Parole di Lorenzo Belluomini, MD PhD

Il dottor Belluomini ha riconosciuto la bassa risposta come coerente con altre indagini AIOM, ma ha sottolineato con forza come molti oncologi non si sentano completamente sicuri o a proprio agio nell’esprimere la propria identità di genere. Questo clima contribuisce a problemi di job satisfaction e può incrementare il burnout professionale. Belluomini ha inoltre indicato la necessità di programmi di formazione specifici per colmare le lacune sulle diversità di genere e sessuali.

Commenti di Alberto Giovanni Leone

Leone, di Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, ha ricordato come la creazione del gruppo di oncologia sensibile al genere abbia segnato un cambiamento positivo. Si evidenzia maggior interesse sulle tematiche LGBTQIA+ e un’apertura nella comunità oncologica ad approfondire e migliorare le pratiche inclusive.

Progetti e Collaborazioni Strategiche

Tra le iniziative future vi è il progetto di estendere le indagini IN.C.L.U.D.E. a livello europeo, in collaborazione con ESMO e altre istituzioni come l’Istituto Superiore di Sanità. Inoltre, AIOM lavora già con enti nazionali per eliminare barriere amministrative che ostacolano l’accesso allo screening oncologico per le persone transgender, una priorità per la diagnosi precoce e l’equità sanitaria.

Contesto Globale: Il Futuro dell’Oncologia Inclusiva

Numeri sulla Malattia e Disparità

Si stima che nel 2025 saranno diagnosticati oltre 2 milioni di nuovi casi di cancro in Italia, con circa 163.000 casi tra persone LGBTQIA+. Studi dimostrano che questa comunità sperimenta una maggiore incidenza di fattori di rischio come fumo e consumo di alcool, e affronta frequenti episodi di omofobia e disagio durante le cure, complicando il percorso terapeutico e peggiorando gli esiti.

Importanza della Formazione e della Cultura dell’Inclusione

È cruciale formare operatori sanitari che riconoscano le specificità delle esperienze LGBTQIA+ per offrire un’assistenza più personalizzata e rispettosa. L’inclusione non solo migliora la qualità di vita dei pazienti ma è anche un fattore protettivo contro le diseguaglianze di salute.

AIOM 2025 ha rappresentato un momento di riflessione e azione per rendere l’oncologia un settore più inclusivo e consapevole delle sfide affrontate dalla comunità LGBTQIA+. Tra dati concreti, testimonianze e piani strategici, l’evento ha posto le basi per un futuro in cui ogni paziente possa ricevere cure migliori, basate sul rispetto e sull’uguaglianza.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *