L’università italiana acquista un hotel per convertirlo in alloggi per studenti
2 min readCon l’Italia colpita da un grave tasso di contrazione della popolazione, un’università del paese ha trovato una soluzione insolita per attirare studenti internazionali, affrontando allo stesso tempo anche la carenza di alloggi per studenti.
L’Università di Messina (UniME), che ha quasi 500 anni, situata nella regione Sicilia, è ora proprietaria dell’Hotel Riviera, che intende trasformare in alloggi per studenti, riferisce SchengenVisaInfo.com.
L’hotel è stato acquistato dallo Stato italiano per un prezzo di oltre 12 milioni di euro, la cui somma è stata garantita attraverso finanziamenti pubblici, il 65% dei quali, dalla quota dell’Italia del fondo di recupero post-COVID di 672,5 miliardi di euro dell’Unione europea .
L’accordo per l’acquisto dell’hotel era stato firmato dal Comune nell’ottobre 2021.
«Con la strategia di valorizzazione che abbiamo portato avanti è stato raggiunto un accordo con l’Università di Messina che lo adibirà a residenza per studenti fuori sede», aveva confermato a suo tempo il Sindaco metropolitano di Messina, Cateno De Luca .
Considerando che, secondo Salvatore Cuzzocrea, Rettore dell’Università degli Studi di Messina e presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, l’impatto della contrazione della popolazione studentesca domestica è stato notato dalle università circa dieci anni fa, insieme alla continua fuga di cervelli e alla diminuzione dei finanziamenti per programmi fondamentali.
“Fino ad allora, l’unico vero afflusso di studenti internazionali proveniva da ambienti privilegiati, che venivano a studiare l’arte, la lingua e la cultura italiane”, ha detto anche al Times Higher Education.
I dati di Statista mostrano che l’aumento del numero di studenti internazionali iscritti alle università italiane è stato moderato nel corso degli anni. Da 15.342 studenti nell’anno accademico 2017/18, il numero è aumentato di soli 64 studenti nell’anno 2018/19, per poi arrivare a 16.289 studenti nel 2019/20.
Rispetto ad altri paesi europei, come Germania e Francia, l’aumento rimane piuttosto contenuto.
L’Hotel Riviera non è il primo albergo che l’Università di Mesina mette a disposizione degli studenti. A febbraio di quest’anno, il rettore Cuzzocrea ha anche rivelato che l’Università affitterà l’Hotel Liberty per gli stessi scopi, per i prossimi 1 anni.
“Abbiamo ottenuto un ulteriore finanziamento di oltre 4 milioni di euro e intendiamo utilizzarlo per costruire uno Student Hotel”. Dove? Proprio l’ex Liberty, che l’Ateneo intende chiedere di affittare subito, preparandosi però a presentare quanto prima la proposta di acquisto”, aveva detto il rettore.
Dopo che il quattro stelle Liberty non era riuscito ad attrarre turisti, lo stesso era stato trasformato in residenza per anziani, e poi in struttura di accoglienza per migranti. L’Hotel Riviera, invece, è chiuso ormai da oltre 30 anni.
Entrambi gli hotel saranno in grado di offrire alloggio a un totale di 408 studenti nella città siciliana di Messina.
L’articolo è originariamente pubblicato su schengenvisainfo.com