Due Giovani Donne Viaggiano per l’Italia in Moto per Sensibilizzare sul Tema dell’Immigrazione
3 min read
Due Giovani Donne Viaggiano per l’Italia in Moto per Sensibilizzare sul Tema dell’Immigrazione
Martina Vanzo e Léa Samson Jousseaume, due giovani donne, stanno percorrendo l’Italia a bordo di una Vespa d’epoca e una moto per sensibilizzare il pubblico sul tema dell’immigrazione. Le due donne sono partite il 6 aprile dalla regione del Veneto, nel nord-est d’Italia, e prevedono di arrivare a Marsiglia, in Francia, il 6 giugno, dopo aver visitato la Sicilia come parte del progetto Mediterranean Highway. Durante il loro viaggio, l’obiettivo principale è aumentare la consapevolezza riguardo alla questione dell’immigrazione.
Martina Vanzo ha 32 anni, mentre Léa Samson Jousseaume ha 28 anni. Le due giovani hanno iniziato il loro viaggio lungo la costa adriatica con la loro Vespa Primavera 125 del 1974 e una Suzuki Djebel. Lungo la strada, hanno visitato l’associazione culturale Arci a Brindisi, nella regione della Puglia, e la cooperativa Etnos a Caltanissetta, in Sicilia.
Leggi anche: Un Preoccupante Calo del Turismo Transatlantico
Un Viaggio di Sensibilizzazione sull’Immigrazione
Le due donne hanno incontrato gruppi locali che lavorano con l’organizzazione di soccorso per migranti SOS Mediterranee a Bologna e Bari. Durante il viaggio, hanno anche incontrato Mimmo Lucano, un eurodeputato italiano noto per l’integrazione dei migranti e per aver ripopolato la città calabrese di Riace, e Renzo Bufalino, il sindaco di Montedoro, un piccolo paese vicino a Caltanissetta che è diventato anch’esso un modello di integrazione.
Il loro obiettivo, come affermano, è chiaro: “Il nostro obiettivo è parlare di immigrazione e sensibilizzare il pubblico sulla questione, condividendo informazioni affidabili e testimonianze dirette”. Il progetto Mediterranean Highway è nato in collaborazione con l’organizzazione SOS Mediterranee, che opera missioni di salvataggio in mare nel Mediterraneo centrale.
Un Viaggio di 5.000 Chilometri per la Consapevolezza
Il viaggio delle due donne coprirà un totale di 5.000 chilometri, come spiegato alle agenzie. “Dormiamo in una tenda, campeggiando ogni notte in un posto diverso con tutto ciò che ci serve per il nostro viaggio, che terminerà il 6 giugno a Marsiglia”, spiegano. Il 6 maggio si trovavano a Caltanissetta, dove sono state accolte dalla cooperativa Etnos, che considerano un esempio perfetto di accoglienza diffusa. “Abbiamo trovato molte similitudini con il progetto di Arci a Brindisi, un modello che funziona e integra i giovani immigrati nelle piccole comunità locali”, hanno aggiunto.
Le Difficoltà del Viaggio e la Determinazione
Le due donne hanno incontrato diverse difficoltà meccaniche con la loro Vespa e la moto durante il viaggio, che hanno documentato, tra cui una visita dal meccanico e la necessità di cambiare una gomma forata. La vita da campeggiatori non è facile, ma ogni sera preparano una cena semplice su un fornello da campeggio, spesso in un bellissimo posto che scelgono per mangiare. Martina, che è fotografa, e Léa, che è regista, stanno documentando il loro viaggio attraverso foto e video, che è possibile seguire tramite il loro profilo Instagram nomad_prod.
Un Viaggio che Crea Consapevolezza
Il viaggio di Martina e Léa non è solo un’avventura fisica, ma anche una piattaforma per raccontare storie di migranti e sensibilizzare le persone riguardo le difficoltà che i migranti affrontano. Con il loro progetto, vogliono dimostrare che l’immigrazione è un tema che riguarda tutti e che attraverso la conoscenza e l’informazione, è possibile creare una società più inclusiva e accogliente.
Il loro cammino li ha portati a incontrare anche diverse realtà che, come Arci e Etnos, stanno facendo un grande lavoro per integrare i migranti nelle comunità locali. Le testimonianze che Martina e Léa stanno raccogliendo durante il viaggio saranno condivise per sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire un punto di vista diverso rispetto a quello che spesso viene raccontato nei media.
Conclusione: Un Viaggio con un Messaggio Forte
Il viaggio di Martina e Léa non è solo una corsa da un luogo all’altro, ma una missione per portare avanti un messaggio forte sulla necessità di cambiamento. Attraverso il loro viaggio, stanno costruendo una rete di solidarietà e comprensione che può davvero fare la differenza. Sperano che, alla fine di questa esperienza, possano ispirare altri a unirsi a loro nella lotta per un mondo più accogliente per tutti, indipendentemente dalla provenienza.
Questo articolo è stato pubblicato originariamente su: infomigrants