Un Preoccupante Calo del Turismo Transatlantico

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Dal marzo 2025, il numero di turisti provenienti da Grecia, Germania, Danimarca, Italia, Spagna, Russia, Norvegia e Finlandia diretti negli Stati Uniti è diminuito drasticamente. Questo calo, visibile nei dati del traffico turistico, ha acceso l’allarme tra analisti del settore, enti del turismo e compagnie aeree. Alcuni si chiedono se a influenzare tale riduzione non sia una situazione globale che ricorda da vicino una Terza Guerra Mondiale, non tanto nei fatti ma nella retorica, nelle politiche e nella percezione collettiva.

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Perché Questo Calo?

Il calo non è casuale. Le tensioni politiche e commerciali, unite a un inasprimento delle politiche migratorie statunitensi, hanno creato un clima di insicurezza per i viaggiatori. Termini come sanzioni, guerre commerciali, posture militari e stretta sull’immigrazione rendono molti cittadini europei riluttanti a recarsi negli Stati Uniti, anche quando le compagnie aeree — come Lufthansa, British Airways, KLM, Iberia, Finnair, SAS, TAP, Air France e altre — continuano a operare regolarmente.

Un Clima Globale da Conflitto

I titoli dei giornali dal marzo 2025 sono dominati da dazi doganali, linguaggio diplomatico aggressivo e instabilità geopolitica. Nonostante non ci sia una vera guerra in corso, la situazione globale appare simile a un conflitto su larga scala. I viaggiatori europei, preoccupati da visti ritardati, controlli più severi e percezione di ostilità, stanno modificando i propri piani.

Un Cambiamento Drammatico

Secondo la National Travel and Tourism Office statunitense, gli arrivi dall’Europa sono calati del 17% rispetto allo stesso mese del 2024. Il calo ha colpito duramente i settori dell’aviazione e dell’ospitalità, costringendo le compagnie aeree a tagliare i prezzi e rivedere le strategie di marketing. Le principali rotte tra Europa e Stati Uniti sono ora offerte con forti sconti, con biglietti andata e ritorno anche sotto i 400 sterline.

La Risposta delle Compagnie Aeree

Le compagnie hanno reagito con tariffe aggressive:

  • Manchester–New York (Aer Lingus): £368
  • Copenaghen–New York (British Airways): £365
  • Londra–San Francisco (Air Canada): £511

Questi prezzi, ben al di sotto dei normali livelli di alta stagione, mostrano l’urgenza di riempire i posti vuoti.

Il Contesto Politico e il Malcontento Europeo

La rielezione di Donald Trump e la sua politica isolazionista hanno contribuito a rafforzare l’immagine degli USA come Paese meno accogliente. Il ritorno a rigidi controlli d’immigrazione e le dichiarazioni su possibili annessioni di territori stranieri (come il Canada o la Groenlandia) hanno alimentato tensioni. I dazi imposti ai prodotti europei e le contromisure dell’UE hanno aggravato la situazione.

Impatti Specifici nei Paesi

Danimarca:
Calo di circa un terzo dei viaggiatori, legato alla disputa sulla Groenlandia.

Germania, Italia, Spagna:
Forti cali a doppia cifra, secondo gli agenti di viaggio locali.

Grecia e Finlandia:
Meno prenotazioni per viaggi a lungo raggio.

Russia:
Le relazioni già tese si sono ulteriormente deteriorate a causa di nuove sanzioni e sospensione dei visti.

Altri Fattori: Pasqua, Meteo e Scioperi

La Pasqua anticipata nel 2024 ha gonfiato i numeri dello scorso anno, rendendo il confronto con marzo 2025 svantaggioso. Inoltre, lo sciopero del 21 marzo all’aeroporto di Heathrow ha causato oltre 700 cancellazioni.

Punti di Vista Contrapposti

Non tutti vedono un calo. Julia Lo Bue-Said, CEO di Advantage Travel Partnership, afferma che le prenotazioni verso gli USA restano alte nella sua rete. Anche New York City Tourism + Conventions prevede un +10% di visitatori dal Regno Unito nel 2025.

Reazioni del Settore: Tra Prudenza e Riorganizzazione

Delta Air Lines ha sospeso l’espansione prevista per fine 2025 e rinviato le consegne di nuovi Airbus. United e JetBlue stanno riorganizzando le rotte e puntano sui programmi fedeltà e sui passeggeri business per mantenere i margini.

Previsioni Riviste al Ribasso

Tourism Economics, affiliata a Oxford Economics, ha rivisto drasticamente le sue stime: da +9% a –9% per il 2025. Le cause? Sentiment negativo, incertezza sulle politiche migratorie e una retorica politica sempre più ostile.

Danni di Lungo Periodo

Secondo Paul English, cofondatore di Kayak, “Trump ha distrutto la reputazione degli USA in Europa in soli due mesi”. Il danno d’immagine potrebbe durare anni, richiedendo non solo prezzi competitivi ma anche diplomazia pubblica e un approccio cooperativo globale.

Conclusione: Una Lezione dal Turismo Transatlantico

Il calo del 17% nei viaggi europei verso gli USA offre una lezione chiara: la geopolitica può influenzare profondamente i comportamenti dei consumatori. Mentre le compagnie aeree si affrettano a riempire gli aerei con sconti, solo un cambiamento politico più ampio potrà invertire la tendenza. Per le economie legate al turismo, la sfida è appena iniziata.

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