Lombardia sigla accordo storico con AIEA sul nucleare
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La Lombardia fa un passo decisivo verso il ritorno al nucleare, firmando un accordo storico con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA). Il protocollo d’intesa, primo nel suo genere a livello regionale, punta a valorizzare l’energia nucleare per accelerare la transizione ecologica, favorire la condivisione di competenze e promuovere la cooperazione internazionale in ambiti strategici come la medicina, l’agricoltura e l’innovazione tecnologica. Questo accordo segna un cambio di paradigma per l’Italia, che dopo decenni di scetticismo torna a considerare il nucleare come una strada percorribile e sicura per il futuro energetico.
Un accordo storico e innovativo per la Lombardia
Il primo memorandum regionale con l’AIEA
Il 21 maggio 2025, a Palazzo Lombardia, il governatore Attilio Fontana e il direttore generale dell’AIEA Rafael Mariano Grossi hanno siglato un protocollo d’intesa triennale, il primo mai firmato dall’Agenzia a livello subnazionale. Questo documento rappresenta un riconoscimento delle capacità scientifiche, culturali e tecnologiche della Lombardia e un segno di fiducia verso il potenziale della regione nel campo del nucleare pacifico.
Grossi ha definito la firma come un “giorno particolarmente positivo”, sottolineando la collaborazione “veramente positiva” con l’Italia e lodando il ruolo della Lombardia come “bellissima regione italiana” capace di offrire eccellenze scientifiche e tecnologiche.
Obiettivi dell’accordo
L’intesa si concentra sull’uso pacifico del nucleare, esclusivamente non militare, e mira a:
- Accelerare il percorso di transizione ecologica della Lombardia e dell’Italia.
- Favorire lo scambio di conoscenze e best practice per lo sviluppo delle infrastrutture nucleari.
- Promuovere la cooperazione internazionale per mettere a fattor comune competenze avanzate.
- Applicare le tecnologie nucleari in settori strategici come la medicina, la sicurezza alimentare e l’ambiente.
Il nucleare come leva per la transizione ecologica e la sicurezza energetica
Tecnologie di nuova generazione e sicurezza
Il governatore Fontana ha evidenziato come i reattori nucleari di nuova generazione siano “assolutamente sicuri” e progettati per rispettare i più elevati standard di sicurezza. Questi impianti innovativi non devono più generare le preoccupazioni del passato, grazie a tecnologie avanzate che permettono condizioni di sicurezza ottimali, anche in territori come la Lombardia.
Fontana ha inoltre sottolineato l’importanza di informare i cittadini sulle opportunità offerte dal nucleare e sulle differenze rispetto alle tecnologie obsolete.
Il nucleare nel mix energetico italiano
Dopo anni di divieti e scelte politiche contrarie, l’Italia sta rivalutando il nucleare come fonte energetica strategica. Il governo ha incluso il nucleare nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, con l’obiettivo di raggiungere circa 8 GW di capacità nucleare entro il 2050, coprendo oltre il 10% del fabbisogno elettrico nazionale, potenzialmente fino al 20-22%.
La Lombardia, con il suo basso rischio sismico e la forte capacità industriale, si candida a essere un polo di riferimento per lo sviluppo di reattori modulari di piccola taglia (SMR) e tecnologie nucleari avanzate.
Reazioni e prospettive politiche
Sostegno e sfide politiche
L’accordo ha ricevuto il plauso del mondo politico, soprattutto dalla Lega, con il segretario Matteo Salvini che ha più volte proposto siti lombardi, come Baggio a Milano, per l’installazione di centrali nucleari. Anche il presidente Fontana è un convinto sostenitore del nucleare come “strada percorribile” per la transizione ecologica.
Tuttavia, restano posizioni critiche da parte di alcune forze politiche, come i Verdi e la sinistra, che continuano a manifestare dubbi sulla sicurezza e sulla gestione dei rifiuti nucleari.
Coinvolgimento delle imprese e sviluppo industriale
Il protocollo apre la strada a collaborazioni tra istituzioni e imprese. Durante l’evento di firma, sono intervenuti rappresentanti di Nuclitalia ed Eni, sottolineando l’importanza di sviluppare competenze e infrastrutture per il nucleare civile.
Il sottosegretario regionale Raffaele Cattaneo ha definito l’accordo “un primo importante successo” e ha evidenziato la capacità della Lombardia di dialogare con attori internazionali su temi strategici come energia, innovazione e sviluppo sostenibile.
Verso un futuro sostenibile con il nucleare
Applicazioni strategiche del nucleare
Oltre alla produzione di energia elettrica, l’accordo prevede l’uso delle tecnologie nucleari in ambiti come:
- Medicina nucleare per diagnosi e terapie avanzate.
- Sicurezza alimentare attraverso tecniche di irradiazione per la conservazione e la sterilizzazione.
- Monitoraggio ambientale e gestione sostenibile delle risorse.
Cooperazione internazionale e innovazione
La Lombardia si propone come hub per la ricerca e lo sviluppo nel settore nucleare, favorendo scambi internazionali di conoscenze e best practice. Questa collaborazione con l’AIEA rappresenta un modello replicabile per altre regioni italiane e europee interessate a integrare il nucleare nei propri piani energetici.
L’accordo tra Regione Lombardia e AIEA segna una svolta storica per l’Italia nel campo dell’energia nucleare. Dopo decenni di opposizione, il nucleare torna a essere considerato una risorsa fondamentale per garantire sicurezza energetica, ridurre le emissioni di CO2 e sostenere l’innovazione tecnologica. La Lombardia si pone così all’avanguardia, pronta a guidare un percorso di sviluppo sostenibile e tecnologico che potrebbe trasformare il panorama energetico nazionale e contribuire agli obiettivi climatici europei.