L’Italia Impegnata nella Salute di Madri e Bambini in Costa d’Avorio

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ROMA, 10 maggio 2025, 17:12 – Italia è fortemente impegnata a favore della salute di madri e bambini ad Abidjan, in Costa d’Avorio.

Due iniziative a tal fine sono state presentate presso il Municipio di Abobo, realizzate nell’ambito del Piano Mattei, che vedono il coinvolgimento dell’Università di Padova e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con i Medici con l’Africa Cuamm e con il supporto della Cooperazione Italiana, realizzate in stretta collaborazione con le autorità sanitarie ivoriane.

Il primo intervento mira a potenziare il Centro Ospedaliero Regionale Félix Houphouët-Boigny di Abobo e a rafforzare le strutture sanitarie urbane.

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Con una popolazione stimata di circa 750.000 abitanti, Abobo rappresenta un contesto urbano in rapida espansione. Il Centro Ospedaliero, che ha registrato 8.000 parti solo nel 2024, si trova a dover fronteggiare una crescente domanda di servizi, in una situazione di forte sovraffollamento. Da qui l’esigenza di rafforzare le unità di maternità e neonatologia, di fornire una banca del sangue e un centro ossigeno.

Il secondo intervento riguarda il rafforzamento del supporto tecnico e funzionale di 30 strutture sanitarie denominate appartenenti all’Unione dei Religiosi per la Salute e il Lavoro Sociale in Costa d’Avorio, migliorando la loro integrazione nel sistema sanitario nazionale. “Queste iniziative sono un esempio straordinario di partenariato in un paese che è diventato una priorità per il Piano Mattei dal 2024, dimostrando l’importanza strategica della Costa d’Avorio per lo sviluppo dell’intera regione”, ha dichiarato Stefano Gatti, Direttore Generale della Cooperazione allo Sviluppo, che si trovava in visita ad Abidjan alla guida di una delegazione del sistema di cooperazione italiano.

Don Dante Carraro, Direttore di Medici con l’Africa Cuamm, ha detto: “Siamo qui oggi non per formalità, ma per rinnovare il nostro impegno. Abbiamo un unico, ostinato obiettivo: vogliamo che nessuna madre muoia durante il parto, che nessun bambino muoia nel suo primo mese di vita. Sappiamo che non possiamo salvare il mondo, ma siamo determinati a fare la nostra parte”.

Anche l’Ambasciatore italiano in Costa d’Avorio, Arturo Luzzi, ha aggiunto: “Investendo nella salute di Abobo, investiamo nel cuore pulsante di Abidjan, e attraverso Abidjan stiamo promuovendo lo sviluppo dell’intera Costa d’Avorio. Oggi, insieme, stiamo costruendo le basi di una società più giusta, equa e solidale”. Alla presentazione delle iniziative erano presenti anche il Ministro della Salute della Costa d’Avorio, Pierre N’gou Dimba, e Annamaria Merola e Francesca Priolo, rappresentanti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente su: ansa.it

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